Tatuaggi scritte: spazio alla poesia
Intimità e unicità sulla nostra pelle
Il lettering è uno stile di tatuaggio in cui il disegno viene sostituito da segni di scrittura, che vanno dalla singola parola a intere pagine di testo. È un genere relativamente nuovo rispetto ai tatuaggi tradizionali, ma è sempre più diffuso ed apprezzato, soprattutto grazie al numero immenso di possibilità che offre. Si può decidere di farsi tatuare una singola lettera dell’alfabeto, a ricordare l’iniziale di un nome, così come una frase che riveste un valore particolare per chi la sceglie, fino alla scelta stilistica di farsi tatuare un’intera pagina di testo con un tatuaggio di una certa grandezza. Il tattoo scritte potrà avere in ogni caso un carattere unico grazie alle molteplici forme di personalizzazione possibili. Tra queste, la possibilità di arricchire il testo con motivi decorativi, come cartigli, disegnini in tema con la scritta, fiori, foglie, uccellini, e tutto quello che può suggerire la fantasia.
Tattoo scritte. Infinite possibilità di scelta grazie al “font”, l’anima del lettering
Innanzitutto, si potrà scegliere di usare il nostro alfabeto, quello latino, o spaziare tra altre forme espressive, come l’alfabeto greco, cirillico, aramaico, celtico, arabo, cinese, giapponese e via discorrendo. Poi, si sceglierà il tipo di carattere o “font”, ovvero un insieme di caratteri accomunati dallo stesso aspetto grafico, in modo che il testo prodotto risulti uniforme, e in questo settore specifico la scelta è davvero impressionante: gotici, barocchi, moderni, geometrici, rinascimentali… sono moltissimi i parametri (ad esempio dimensione, apertura, peso, proporzionalità) che differenziano un font da un altro, e dunque le possibilità risultano davvero immense. Senza contare, poi, che alcuni stili di tatuaggio hanno ispirato la creazione di font particolari in linea con l’aspetto del disegno, come ad esempio i caratteri old school associati ai lavori del leggendario Sailor Jerry, ampliando ulteriormente la gamma delle possibilità.
Ulteriore scelta è quella tra corsivo, con le lettere dalla grafica più arrotondata e legate l’una all’altra, e stampatello, dove le lettere imitano i caratteri di stampa e sono tutte staccate. Quanto al testo, non c’è nulla di più personale, e se non si ha voglia di creare un contenuto originale, si potrà attingere all’immensa antologia di frasi celebri, motti latini, citazioni e qualunque altro testo ispiri la fantasia.
Attenzione all’ortografia nei tattoo scritte!
Sembra incredibile, ma sono innumerevoli i casi in cui ci si ritrova tatuata sulla pelle una frase o una parola sbagliata, scritta male o grammaticalmente scorretta. Può succedere per tanti motivi: errore di trascrizione del cliente che porta un testo già pronto, errore del professionista, lingua poco conosciuta o errore di traduzione. In ogni caso, massima attenzione: controllare sempre prima dell’inizio del lavoro la correttezza della scritta, o si rischia di portarsi dietro un errore non più rimediabile, se non ricorrendo al laser o ad una copertura integrale del tatuaggio.
Alfabeti più usati per la realizzazione dei tattoo scritte
Molto diffusa è la moda di farsi tatuare delle scritte utilizzando gli ideogrammi cinesi, sia per traslitterare il proprio nome che per incidere un carattere esteticamente gradevole. Prima di farsi un tatuaggio con una scritta in cinese però alcune precisazioni sono d’obbligo. Forse non tutti sanno che la lingua cinese non ha un alfabeto come il nostro, e ogni carattere, letto come una sillaba, ha un significato proprio. Perciò, la traslitterazione di un nome di persona in cinese, lettera per lettera, è impossibile, e si potrà solo cercare di utilizzare caratteri la cui pronuncia sia il più possibile vicina alle sillabe che compongono il nome.
Il risultato sarà una somiglianza fonetica più o meno fedele, ma una quasi certa assenza di significato. In ogni caso, per tradurre in cinese una frase o una parola di senso compiuto, è particolarmente importante documentarsi appropriatamente, per evitare di incorrere in errori quali caratteri scritti male, associazioni prive di senso compiuto, o peggio ancora significati stravaganti o sconci.
Una delle tendenze più recenti è quella di scegliere per il proprio tattoo l’alfabeto cirillico, che è usato da molte lingue slave, dal serbo-croato al bulgaro, e soprattutto dal russo. Diversamente da altri idiomi, il cirillico si presta a trascrivere quasi tutti i suoni della lingua italiana, per cui si potrà traslitterare un nome senza grossi problemi e ottenere un risultato soddisfacente, oltre che graficamente di sicuro impatto. Spesso le scritte in cirillico vengono inserite in contesti più ampi, per arricchire tatuaggi con simbologie particolari: un caso emblematico, alla ribalta in questi anni, è quello dei tatuaggi “criminali” russi.
Per questo tipo di tatuaggi con scritte, come per tutti quelli che utilizzano lingue che non si conoscono approfonditamente, vale sempre la pena di documentarsi bene, per non correre il rischio di portarsi addosso scritte con un significato a volte del tutto diverso da quello voluto.
Sempre più persone scelgono di farsi tatuare un nome o una frase utilizzando la lingua araba, che si presta particolarmente a questo scopo perché è molta bella e raffinata da un punto di vista estetico. Essendo una lingua essenzialmente corsiva, il tatuatore dovrà essere esperto di linee curve per ottenere un effetto fluido ed armonico, e prestare attenzione al fatto che un punto in una posizione sbagliata può compromettere il significato della scritta.
Come per tutte le lingue di cui non si ha conoscenza diretta, è sempre meglio documentarsi appropriatamente per tradurre ciò che si vuole fare tatuare con la scritta in arabo, anche perché non c’è una corrispondenza precisa tra il nostro alfabeto e quello arabo, e quindi non sempre è possibile una traduzione che riproduca la pronuncia a cui siamo abituati. Inoltre, va detto che il tatuaggio non riscuote i consensi del mondo musulmano, anzi per i credenti è espressamente vietato dal Corano, in quanto modificazione del corpo umano che è dono perfetto di Allah.
Quando si parla di tatuaggi con scritte celtiche, si fa riferimento più che altro a caratteri che di quella cultura sono la rappresentazione grafica, cioè non a caratteri autenticamente celtici, ma a tipologie di scritte che ne riprendono i canoni estetici. Per ottenere un tattoo uniforme, sarebbe bene scegliere un contenuto coerente con quelli che sono i temi portanti della cultura celtica, ovvero la vita ed al suo ciclo, la supremazia della natura, un animo onesto e puro, la lotta per raggiungere il proprio obiettivo. I font utilizzabili sono tantissimi, con diversi gradi di leggibilità, ma in genere si tratta di caratteri nati per il computer e non per i tattoo, quindi sarà fondamentale l’aiuto di un tatuatore esperto che possa suggerire gli opportuni adattamenti.
Sono l’ideale per riprodurre una incredibile quantità di citazioni di poeti, filosofi e intellettuali del mondo classico, che sono sempre molto incisive e conosciute. In particolare, la scelta più diffusa riguarda frasi brevi ma dal significato profondo, come il celeberrimo “Carpe Diem” oraziano o “Amor vincit omnia” di Virgilio. Certo, le frasi più famose e conosciute, viste anche sulle star di Hollywood come Angelina Jolie (che sfoggia sulla pancia la frase “Quod me nutrit me destruit”), hanno un po’ perso di originalità, e il rischio è quello di non portare qualcosa di unico, ma del resto se questi motti hanno resistito migliaia di anni è proprio per la loro capacità evocativa che li rende così apprezzati in tutti i contesti.
Quanto ai tatuaggi con scritte in greco antico, come il famosissimo “Panta Rei” attribuito ad Eraclito, va precisata non solo l’ovvia differenza tra l’alfabeto greco ed il nostro, ma anche la struttura linguistica che risulta completamente differente. Anche in questo caso, come per tutte le lingue che non si conoscono a sufficienza, vale sempre la pena di affidarsi a professionisti o quanto meno di documentarsi a fondo, per evitare errori spiacevoli al momento di farsi fare un tattoo con scritta in greco.